Alta, bassa, positiva o negativa: l’autostima al di là della nostra volontà è qualcosa che ci appartiene, che iniziamo a sviluppare fin dall’infanzia e che continuiamo ad alimentare con le esperienze di vita. È molto importante essere consapevoli del fatto che la fiducia che abbiamo di noi stessi influenza il nostro comportamento, le nostre relazioni sociali, la nostra efficienza sul lavoro, la nostra vita affettiva. Più la nostra autostima è alta, più siamo aperti verso gli altri e più questi ci dimostrano la stima che hanno nei nostri confronti. Se invece abbiamo poca stima di noi stessi, diventiamo anche pessimisti, siamo molto severi e critici nei nostri confronti, non riusciamo ad affrontare le situazioni stressanti, ci lamentiamo senza riuscire a realizzare niente di buono, confermando concretamente le aspettative negative che si hanno nei confronti della vita. Rischiamo così di rimanere intrappolati in un circolo vizioso che si autoalimenta:da un lato evitiamo o affrontiamo con ansia situazioni che temiamo, dall’altro rafforziamo una bassa considerazione di noi stessi che ci porta più facilmente ad una rinuncia o ad un più probabile fallimento. E’ la cosiddetta “profezia che si autoavvera”.
Quando viviamo nella ricerca continua dell’approvazione o della gratificazione da parte delle persone per noi significative, rischiamo di dipendere emotivamente dagli altri e di vivere relazioni frustranti, e di conseguenza la fiducia in noi stessi diminuisce.
Avere una buona autostima permette di prendere decisioni da soli e di mettersi in relazione con gli altri in un rapporto di parità e uguaglianza. Credere in se stessi aiuta le persone a superare momenti difficili e di scoraggiamento e accettarsi per quello che si è, con pregi e difetti, evitando di fare a noi stessi richieste inadeguate ed esagerate.
È importante avere la capacità di vedere le proprie qualità, le proprie competenze ed esprimerle “a voce alta”, ma non per fare confronti con gli altri e sminuirli, ma per apprezzarsi onestamente. Bisogna credere in se stessi per primi se vogliamo che anche gli altri lo facciano.